Redazione del PFTE del nuovo ospedale di Rieti
Incarico professionale per la redazione dello studio di fattibilità – ex art. 14 del D.P.R. 207/2010 e ss.mm.ii. – per la realizzazione del Nuovo Ospedale di Rieti
Caratterizzazione dell’intervento:
- Ubicazione: Comune di Rieti
- Settore: Sanità
- Anno di riferimento Ottobre 2021 - Dicembre 2021
- Portata investimento: 2.150000,00
- Committente: Azienda Sanitaria Locale di Rieti
- Scopo: Nuova edificazione
- Codifica E.10 € 37.338.691,42 | S.03 € 30.062.587,86 | IA.01 € 12.109.142,46 | IA.02 € 25.502.457,02 | IA.04 € 26.815.278,86
Nel processo di predisposizione del progetto si è voluto dare risposte adeguate alle nuove esigenze di tipo gestionale/funzionale, alle strategie di indirizzo del Sistema Sanitario, ad esigenze di efficienza economica della gestione e al rispetto delle normative vigenti. Il DCA 81/2020 “Piano di riorganizzazione, riqualificazione e sviluppo del Servizio Sanitario Regionale 2019-21” reca i criteri generali ed i nuovi modelli di riferimento di cui tener conto nella realizzazione dei nuovi ospedali, ponendo come prioritari i concetti di centralità della persona, i percorsi di umanizzazione, l’accoglienza ed il comfort ospedaliero e confermando per la ASL di Rieti l’assetto ospedaliero del Polo Unico Rieti- Amatrice, classificato come DEA di I livello e costituito dal Presidio Ospedaliero Nuovo Ospedale di Rieti e dall’ospedale di area disagiata montana Nuovo Ospedale di Amatrice.
Le modalità organizzative prevedono il modello dipartimentale coniugato ad una radicale organizzazione per intensità di cura con la definizione di modelli che consentano la massimizzazione dell’efficienza e dell’efficacia e della personalizzazione delle cure.
Il progetto mira a facilitare i rapporti tra le aree funzionali che hanno relazioni forti e/o privilegiate con la consapevolezza che l’elemento fondamentale è costituito da un corretto sistema di accessi e gestione dei flussi interni.
L’approccio metodologico progettuale dell’intervento si è basato sullo sviluppo di un susseguirsi di livelli di definizioni, che partono dall’analisi delle esigenze, alla determinazione dei requisiti generali e specifici delle singole unità organizzative, all’analisi delle attività erogate, dotazione minima di ambienti, al fine di consentire la valutazione con metodologie sistemiche delle reali esigenze in termini prestazionali, fornendo le informazioni per un progetto in linea con lo sviluppo delle nuove tendenze in merito alle procedure per lo svolgimento delle principali attività organizzative connesse all’assistenza, quali:
- la pianificazione e l’articolazione dell’organizzazione interna,
- gli obiettivi e standard per la qualità ospedaliera,
- possibili futuri sviluppi ed assetti, in funzione delle variazioni organizzative.
La soluzione proposta è stata quella di prevedere anche a livello estetico uno studio prospettico globale al fine di definire le linee guida da adottare nello studio per eventuali ampliamenti futuri ed in grado di dettare un “codice progettuale” per ogni tipo di possibile trasformazione futura.
Tale studio si presenta come un Piano particolareggiato di intervento che consideri: una migliore distribuzione degli spazi a disposizione dove all’interno di ciascun locale vi sia l’individuazione di un codice di lettura in grado di fornire immediate informazioni all’operatore. Il principio dominante è quello della efficienza della diagnosi e della terapia con i suoi corollari di impiantistica, di spazi attrezzabili, di flessibilità, di collegamenti rapidi, di contatti sempre più interdisciplinari e interprofessionali.
